
Una visita a Berlino inizia sicuramente dal Reichstag uno dei siti storici più importanti, situato vicino alla famosa Porta di Brandeburgo. Dopo la riunificazione delle due germanie è stata ripristinata la cupola che in breve è diventata il nuovo simbolo della città, con la caratteristica struttura in vetro.
La porta di Brandeburgo rimane comunque il simbolo della riunificazione tedesca, dopo oltre 44 anni di divisione simbolizzati dal muro, che passava non distante da qui. La porta ha un origine quale simbolo di pace, ma pochi anni dopo la sua realizzazione, nel 1806 Napoleone fece trasferire a Parigi la quadriga che sormontava la porta. Dopo Waterloo, la quadriga è tornata al suo posto e la Porta di Brandeburgo da simbolo di pace si è trasformata in icona della vittoria.Da non perdere a Berlino la cosiddetta Isola dei musei, 5 magnifici edifici compresi tra il fiume Spree e il Kupfergraben, patrimonio dell'umanità UNESCO che racchiudono interessantissime collezioni d'arte.
Moderna, con un mix particolare di architetture, ma non per questo meno interessante, è Alexanderplatz dominata dal profilo della Fernsehturm, l'altissima torre, 365 m, destinata alle telecomunicazione ma con un ristorante rotante ottimo per farvi gustare la cucina tedesca con un panorama superlativo della città. Nella piaza altri due interessanti monumenti, il Weltzeituhr un orologio mondiale e la fontana dell'amicizia internazionale.
Concludiamo la nostra visita con i quartiere di St. Nicholas o per meglio dire il Nikolaiviertel, vicino a Alexanderplatz, un piccolo distretto nel centro storico. Sembra vecchio ma non lo è, si tratta di una ricostruzione moderna di ciò che la battaglia di Berlino spazzò via nella primavera del 1945.Anche la chiesa, Nikolaikirche è stata completamente riedificata ma in origine era del tredicesimo secolo. Ora ospita un museo che racconta la storia della città. La storia della città passava attraverso luoghi come il muro di berlino e il Checkpoint Charlie, uno dei punti di passaggio tra est ed ovest, un simbolo della città, ma ora dei due rimane una sottile fila di mattoni e una ricostruzione della postazione di frontiera, stretta ormai tra centri commerciali e negozi, che un po' alla volta stanno cancellando la memoria di un passato molto difficile di Berlino.
http://www.ilturista.info/guide.php?cat1=4&cat2=14&cat3=3&lan=ita
La porta di Brandeburgo rimane comunque il simbolo della riunificazione tedesca, dopo oltre 44 anni di divisione simbolizzati dal muro, che passava non distante da qui. La porta ha un origine quale simbolo di pace, ma pochi anni dopo la sua realizzazione, nel 1806 Napoleone fece trasferire a Parigi la quadriga che sormontava la porta. Dopo Waterloo, la quadriga è tornata al suo posto e la Porta di Brandeburgo da simbolo di pace si è trasformata in icona della vittoria.Da non perdere a Berlino la cosiddetta Isola dei musei, 5 magnifici edifici compresi tra il fiume Spree e il Kupfergraben, patrimonio dell'umanità UNESCO che racchiudono interessantissime collezioni d'arte.
Moderna, con un mix particolare di architetture, ma non per questo meno interessante, è Alexanderplatz dominata dal profilo della Fernsehturm, l'altissima torre, 365 m, destinata alle telecomunicazione ma con un ristorante rotante ottimo per farvi gustare la cucina tedesca con un panorama superlativo della città. Nella piaza altri due interessanti monumenti, il Weltzeituhr un orologio mondiale e la fontana dell'amicizia internazionale.
Concludiamo la nostra visita con i quartiere di St. Nicholas o per meglio dire il Nikolaiviertel, vicino a Alexanderplatz, un piccolo distretto nel centro storico. Sembra vecchio ma non lo è, si tratta di una ricostruzione moderna di ciò che la battaglia di Berlino spazzò via nella primavera del 1945.Anche la chiesa, Nikolaikirche è stata completamente riedificata ma in origine era del tredicesimo secolo. Ora ospita un museo che racconta la storia della città. La storia della città passava attraverso luoghi come il muro di berlino e il Checkpoint Charlie, uno dei punti di passaggio tra est ed ovest, un simbolo della città, ma ora dei due rimane una sottile fila di mattoni e una ricostruzione della postazione di frontiera, stretta ormai tra centri commerciali e negozi, che un po' alla volta stanno cancellando la memoria di un passato molto difficile di Berlino.
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